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Il Battesimo per i morti, 1 Corinzi 15:29
Il verso da comprendere è 1Corinzi 15:29, qui evidenziato:
“Altrimenti, che faranno quelli che sono battezzati per i morti? Se i morti non risuscitano affatto, perché dunque sono battezzati per loro? E perché anche noi siamo ogni momento in pericolo? Ogni giorno sono esposto alla morte; si, fratelli, com’è vero che siete il mio vanto, in Cristo Gesù, nostro Signore. Se soltanto per fini umani ho lottato con le belve a Efeso, che utile ne ho? Se i morti non risuscitano, “mangiamo e beviamo, perché domani morremo”
Paolo cita i “battezzati per i morti” all’interno di tre domande che dovrebbero risvegliare (1Cor15:34) i corinti dalla falsa dottrina presentata in 1Corinzi 15:12, secondo alcuni infatti non esisteva la risurrezione dei morti.
Le domande per risolvere la questione sono due:
1-Chi sono i “morti”?
2-Chi sono quelli che si “battezzano a favore dei morti”?
I morti
I morti leggendo il contesto sono “i credenti” che sono morti nella speranza della risurrezione, i “morti in Cristo”, Paolo li cita in 1Cor 15:16-19
“Difatti, se i morti non risuscitano, neppure Cristo è stato risuscitato; e se Cristo non è stato risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati. Anche quelli che sono morti in Cristo, sono dunque periti. Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che sono morti”
I battezzati a favore dei morti
Leggendo il termine “battezzati” immediatamente pensiamo al battesimo in acqua, ma essendo che il battesimo in acqua (la richiesta di una buona coscienza a Dio in Cristo Gesù, vedi 1Pietro 3:21) è una decisione personale e che non può presa da terzi per nessuno, è chiaro che Paolo non si riferisce a quel tipo di battesimo ma ad un altro. “Battezzarsi” che significa “immergersi” si può applicare anche ad altre esperienze, ad esempio nel Nuovo Testamento si parla di battesimi di Spirito Santo (Marco 1:8, Atti 1:5), di battesimi di fuoco (Mat 3:11), di battesimi nella morte di Gesù (Rom 6:3) e in Cristo (Gal 3:27). In Luca 12:50 e Matteo 10:38-39 Gesù parla di un altro “battesimo” senza che venga definito in modo particolare ma, che si riferisce alla sua morte, al compimento ultimo della suo servizio in terra a favore degli uomini.
Cogliendo quest’ultimo significato che si da al battesimo ritengo che “i battezzati per i morti” sono quei servi di Dio che hanno offerto la loro vita a favore dei credenti, dei morti in Cristo.
Infatti Paolo collegandosi ad essi nel verso 15:30 dice “e perché anche noi siamo ogni momento in pericolo? Ogni giorno sono esposto alla morte; si, fratelli, com’è vero che (voi) siete il mio vanto, in Cristo Gesù, nostro Signore”.
Paolo in pratica si aggiunge alla schiera di quelli che espongono la propria vita a favore del “suo vanto”, cioè dei suoi fratelli in Cristo, perché nutre la speranza della loro resurrezione in Gesù.
Altre espressioni di Paolo che ci riportano a questo “battesimo” per i credenti le possiamo trovare nelle sue lettere, alcuni esempi:
“Poiché io ritengo che Dio abbia messo in mostra noi , gli apostoli, ultimi fra tutti, come uomini condannati a morte; poiché siamo diventati uno spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. Noi siamo pazzi a causa di Cristo, ma voi siete sapienti in Cristo; noi siamo deboli, ma voi siete forti; voi siete onorati, ma noi siamo disprezzati” 1Cor 4:9-10
“Portiamo sempre nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo; infatti, noi che viviamo siamo sempre esposti alla morte per amor di Gesù, affinché anche la vita di Gesù si manifesti nella nostra carne mortale. Di modo che la morte opera in noi, ma la vita in voi. […] Tutto ciò infatti avviene per voi, affinché la grazia che abbonda per mezzo di un numero maggiore di persone, moltiplichi il ringraziamento alla gloria di Dio” 2Co 4:10-12, 15
“Ora sono lieto di soffrire per voi; e quel che manca alle afflizioni di Cristo lo compio nella mia carne a favore del suo corpo che è la chiesa. Di questa io sono diventato servitore, secondo l’incarico che Dio mi ha dato per voi di annunziare nella sua totalità la parola di Dio” Col 1:24-25
Quindi Paolo parlando ai corinti spiega che se non ci fosse risurrezione dei morti Cristo sarebbe morto invano e inutilmente si affaticherebbero quelli che in Gesù hanno dato e danno la propria vita per la chiesa.
La pratica di battezzarsi in acqua per i morti
Travisando il significato di questo verso oggi ci sono alcuni gruppi, ad esempio i Mormoni, che usano immergersi in acqua “al posto dei defunti“. Questa pratica storicamente è documentata anche nel IV secolo in alcune frange della chiesa di allora, ha origini pagane ed è stata probabilmente promulgata mal interpretando questo verso e ignorando completamente l’intero messaggio della Bibbia dove si parla di un rapporto personale e di una responsabilità personale che ogni uomo ha con Dio. Questo versetto così complicato ci da l’occasione per ricordare che Dio Padre che ci ha offerto suo figlio Gesù quale nostro Salvatore personale, che possiamo fare nostro quando con il cuore ci ravvediamo e crediamo in Lui. A seguito di questa scelta il primo passo di ubbidienza è battezzarsi in acqua, per testimoniare della nostra nuova vita in Cristo, infatti Gesù ha detto che “chiunque avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato”. Per rassicurare quanti temono di avere parenti o amici defunti che non hanno fatto un battesimo in acqua, è bene ricordare che il Signore promise il cielo anche a quel ladrone sulla croce che in punto di morte manifestò la propria fede in Gesù pur non avendo chiaramente modo di potersi immergere nelle acque. A Dio la gloria e grazie a Lui per quei servi che danno la propria vita a favore dei credenti.
Edited by ^Alessandro^ - 1/8/2018, 07:58. -
.CITAZIONEIl significato di questo versetto così particolare credo sia il seguente: Quelli che sono "battezzati" sono i credenti che servono Cristo esponendo la propria vita, in particolare gli apostoli.
Gesù parla di questo battesimo "di sangue" in Matteo 20:22 e Luca 12:50 e Paolo espone la condizione del l'apostolato in 1Cor 4:9-13 e 2Cor 4:8-11.
I "morti" sono i credenti ossia la chiesa, che i battezzati servono.
Questa interpretazione si collega perfettamente ai versetti successivi dove Paolo espone le sofferenze proprie e dei suoi collaboratori a favore della chiesa in vista della resurrezione per la quale Paolo soffre (Col. 1:24).
A Dio sia la gloria
Il battesimo "per i morti" era una pratica religiosa fatta da alcuni seguaci di una falsa dottrina. Qualcuno in vita si battezzava al posto di uno defunto e facendo questo pensavano di "salvare" l'anima del defunto in questione. Questa oscenità, oltre a non avere alcun fondamento Biblico, al giorno d'oggi è stata sostituita con le messe a suffragio universale delle anime. Paolo in questa occasione sottolinea l'inutilità dell'azione religiosa perché bisogna morire IN Cristo per poter poi risuscitare con Cristo, non scende in particolari dottrinali perché altrimenti il discorso prendeva una piega diversa dal soggetto principale. Anche se l'apostolo cita questa eresia ciò non vuol dire che la condivide... infatti sottolinea solo che ci sarà una vera risurrezione, come poi ridirà più avanti. Quindi ogni persona può scegliere Cristo fin quando è in vita, dopo non ci saranno più possibili))
Edited by ^Alessandro^ - 1/8/2018, 07:58. -
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Non sono d'accordo Eli. Che ci sia stata questa pratica(dal IV sec), e c'è tuttora tra i mormoni, nella storia della chiesa si sa. Ma non è assolutamente provato che ci fosse nella chiesa apostolica ne a Corinto, non ce ne traccia storica. Io non penso che qui Paolo citi una pratica eretica anche perché Paolo in tutte le sue epistole pastorali non manca mai di riprovare le false dottrine. Sarebbe stato controproducente esprimersi in modo tale da essere frainteso, con la chiesa di Corinto poi. Un espressione quale: "Se i morti non risuscitano affatto, perché dunque sono battezzati per loro? Più che non affrontare la questione, sembra approvarla.
Paolo fa 3 domande che dovrebbero risvegliare i corinti.
Che per "morti" in questo contesto Paolo intenda i credenti si capisce dai versi precedenti(perché altrimenti parlerebbe di "viventi" o di coloro che "dormono"):
"Anche quelli che sono morti in Cristo sono dunque periti.
Se abbiamo sperato in Cristo per questa vita soltanto, noi siamo i più miseri fra tutti gli uomini. Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che sono morti.
(1 C.15:18)"
Edited by ^Alessandro^ - 4/9/2017, 17:05. -
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Amen Alessandro l'altro giorno ne abbiamo parlato in chiesa e diciamo che la spiegazione che è stata data è come quella di eli. Però ho letto attentamente e ho capito perfettamente il tuo discorso gloria a Dio concordo con te. Ps so che è un post di 9 mesi fa, ma per me è lo stesso e giusto commentare una cosa edificante.😂😂😂😂😂 😊😊😊 ps Matteo 28.22 non esiste almeno nella mia Bibbia . -
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Ringrazio il Signore , e non ti far alcuno scrupolo anche se un post è di 20 anni fa! 
Il mio.desiderio è che nel forum si possa trovare anche del.materiale "stabile" e valido sempre e sono preziosi i contributi di tutti, anche solo un commento è già un invito a leggere e se si vuole contribuire con altri studi/meditazioni ancora meglio, si legge la Scrittura insieme.
Ps: Grazie mille! Nemmeno nel mio Vangelo c'è il passo 28:22 , correggo subito!
Edited by ^Alessandro^ - 14/10/2017, 21:33. -
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Gloria a Dio adesso che lo hai detto sicuramente andrò a pescare qualcos'altro😊😊😂. Notte Dio ci benedica e benedica questo forum! 😊😊😊😊😊 . -
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Ho modificato il mio primo post in modo che si possa capire meglio
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Tra l’altro stavo pensando L’assurdità della falsa dottrina che si è creata.. ovvero Eb 9:27 Come è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio.
Quindi se avviene il giudizio come è scritto che senso avrebbe battezzare i morti dopo?
Da far leggere ai mormoni.. -
Keith.
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Tra l’altro stavo pensando L’assurdità della falsa dottrina che si è creata.. ovvero Eb 9:27 Come è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio.
Quindi se avviene il giudizio come è scritto che senso avrebbe battezzare i morti dopo?
Da far leggere ai mormoni.
Tra la morte e il giudizio passano degli anni.
Io non vedo nessuna assurdità nel farsi battezzare per i morti.
Visto che il battesimo era un passo importante nella vita di un credente, perchè non considerare il fatto che chi come si converte in punto di morte, non avesse un battesimo da parte di un amico, parente, membro di chiesa?
Paolo non condanna questa pratica e se a voi questa pratica non va giù non vuol dire che sia assurda, eretica o quant' altro.
È troppo facile criticare ciò che non si condivide.
Provate invece di criticare soltanto di portare argomenti chiari e validi.
L' argomento "Paolo intende con questo versetto chi è stato decapitato per la fede" non fa senso.
Se "essere battezzato" vuol dire "morto per la fede" o "martire", il versetto lo leggeremmo allora: Altrimenti, che faranno i martiri che sono stati uccisi per i morti?
Non da alcun senso logico. Un martire si fa uccidere per Dio e non per un morto.
Forse è meglio lasciare il versetto per quel che voleva dire Paolo e non aggiungere stranezze solo perchè non si è d' accordo con quello che dice.. -
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Ciao Keith, benvenuto, il battesimo è importante per la "vita" di un credente, ed è qualcosa di personale.
Non ci sono mai stati battesimi fatti al posto di qualcun altro.
Né tra i cristiani, né in culti ebraici dai quali proviene il rito battesimale..
"Battezzati per i morti" 1Cor 15:29-30 |
