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| In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite.
Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione.
Gesù con tono severo accusa chi dovrebbe onorare Dio di ipocrisia crudele e fuori luogo, perchè costruiscono sepolcri belli per i profeti dopo che i loro padri li hanno uccisi e così facendo approvano l'operato dei loro discendenti. Dice ancora Gesù che la sapienza di Dio dice che Lui manderà apostoli e profeti ma loro li perseguiteranno per poi ucciderli, ed è per questo motivo che a loro sarà dato conto del sangue dei profeti versato sin dall'inizio del mondo: da Abele che fu ucciso per invidia dal fratello fino a quello di Zaccarìa che fu ucciso persino nel santuario, e di questo ne daranno conto a Dio.
Edited by Regina D'Autunno - 17/10/2019, 12:53 |
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| In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio. Queste invece erano le cose da fare, senza trascurare quelle. Guai a voi, farisei, che amate i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi, perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo».
Gesù rimprovera e accusa i farisei di un'ipocrisia estrema: essi pagano le decima dei loro averi ma non si preoccupano del valore della giustizia e per l'amore di Dio che è la cosa più importante. Essi amano stare sempre al centro dell'attenzione mettendosi in prima fila nelle sinagoghe e avere il favore della gente solo perchè apparentemente servono Dio ma in realtà sono come sepolcri che non si vedono. Gesù è il Figlio di Dio e vedendo come viene onorato male Dio Padre da chi dovrebbe dare il buon esempio, si indigna e accusa i farisei e i dottori della legge di ipocrisia e mancanza di rispetto verso l'Onnipotente che è poi il Padre.
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| Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».
Gesù dice ad un fariseo che lo ha invitato a pranzo che i farisei puliscono l'esterno del bicchiere e del piatto ma all'interno c'è solo avidità e cattiveria, e che per essere veramente degni di Dio dovrebbero dare in elemosina quello che c'è dentro per essere veramente puri davanti a Dio, che non sopporta l'ipocrisia ma apprezza la generosità del cuore.
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| In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire:
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Gesù dice che chi non crede in Lui non avrà nessun segno da Lui se non quello del profeta Giona, e il segno a cui allude Gesù è quello della Sua Morte e poi Resurrezione, e come gli abitanti di Nìnive a vedere il miracolo del profeta Giona si convertirono sarà così anche quando Lui risorgerà dai morti e chi vedrà il miracolo della Sua Divina Resurrezione non potrà non credere che Gesù è il Figlio di Dio.
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| Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo. Era un Samaritano.
Ma Gesù osservò: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?». E gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha salvato!».
Dieci lebbrosi chiedono a Gesù di farli guarire, e Lui dice di presentarsi ai sacerdoti e mentre vanno il miracolo avviene: vengono purificati. Uno solo di loro vedendosi guarito torna da Gesù lodando Dio e per ringraziarLo della guarigione ed era un Samaritano, e Gesù osserva che ne sono stati guariti dieci e solo uno straniero e tornato indietro da Lui per ringraziarLo e gli disse di andare per la sua strada e che la sua fede in Lui l'ha salvato. Non basta chiedere un favore a Gesù, bisogna anche ringraziarLo dei doni che ci fa, solo allora possiamo essere considerati cristiani e degni di Lui.
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| La meravigliosa Bisceglie in Puglia!
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| Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino.
Chi non è con me, è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.
Gesù con il paragone dell'uomo forte e bene armato che fa la guardia al palazzo, dice che quando Lui scaccia i demòni da una persona è Lui il più forte e vince il demonio strappandogli le armi e il bottino che cercava, cioè la mente e il corpo in cui abitava, e che chi non ha fede in Lui non potrà mai essere con Lui, mentre chi ha fede in Gesù crede che Lui possa davvero salvare qualsiasi persona dal nemico che è poi Bèelzebul.
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| Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».
Gesù dice che con la gentilezza e con i modi possiamo ottenere tutto da chi vogliamo ma sempre con tatto verso chiunque, e che Dio Padre è come un qualsiasi padre della terra e che non darà mai una pietra se un figlio chiede a Lui del pane, Egli vuole il nostro bene e se gli chiediamo il dono dello Spirito Santo Lui glielo concederà perchè nessuno sia escluso dal Regno di Dio che è per tutti i suoi figli che credono nel Suo Amore di Padre.
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| Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Marta è indaffarata per servire materialmente Gesù nel migliore dei modi, mentre Maria sta ai suoi piedi e ascolta la Sua Parola. Questo dà fastidio a Marta, perchè mentre lei si fa in quattro per Gesù, l'atteggiamento della sorella le sembra una sorta di disinteresse per Lui. Ed è per questo motivo che ad un certo punto chiede a Gesù di dire a Maria di venirla ad aiutare, Gesù invece le risponde che lei si affanna e si preoccupa di cose materiali mentre Lui vuole le fede piena che ha Maria nei suoi confronti e l'affetto di come ascolta la Sua Parola, perchè Gesù apprezza di più chi lo sta a sentire che chi lo serve in modo materiale.
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| Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».
Per amare Dio non basta amarLo con tutto sè stessi, bisogna anche esserne il prossimo aiutando con amore chi è in difficoltà, e con la parabola del buon samaritano che Gesù racconta ad un dottore della legge che vuole metterlo alla prova, dimostra che persino uno straniero può essere una persona buona che aiuta un altro in modo disinteressato e soprattutto con amore. Bisogna avere compassione del nostro prossimo solo così saremo degni di Gesù e della Sua benevolenza infinita.
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| In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».
Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe.
Gli apostoli chiedono a Gesù di accrescere in loro la fede, e Lui risponde con un paragone, e cioè che se avessero una fede autentica quanto un granello di senape potrebbero dire persino ad un albero di sradicarsi e piantarsi nel mare e gli obbedirebbe. Non basta chiedere a Gesù di accrescere la fede in Lui, essa dovrebbe essere una cosa spontanea che deve nascere e crescere dentro di noi altrimenti rimarrebbe solo una richiesta a Gesù che non dà i frutti che Lui desidera per chi crede veramente nel Figlio di Dio.
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| In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome».
Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
I settantadue discepoli, coloro che dovevano portare l'annuncio del Regno di Dio alle genti, tornarono pieni di gioia da Gesù dicendogli che persino i demòni si sottomettono al Suo Nome. E Gesù dice loro che grazie al loro operato vedeva Satana cadere dal cielo come una folgore e che Lui gli aveva dato il potere di annientare il nemico e che niente potrà danneggiarli per quello che hanno fatto avendo fede in Lui, e di rallegrarsi non solo perchè il diavolo si sottomette a loro ma piuttosto perchè grazie alla loro fede i loro nome sono scritti nei Cieli. Chi ha veramente fede e amore in Gesù poi può fare quello che vuole e lo ottiene, perchè Lui vuole la nostra completa fiducia e il nostro completo amore, perchè amare Lui è amare Dio Padre Onnipotente e loro vogliono solo il bene per l'umanità intera.
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| Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Gesù invita tutti gli umili che credono in Lui di venire da Lui soprattutto chi è stanco e oppresso, e quando parla del giogo da portare, parla delle Sue Parole che vengono da Dio che ama così tanto la mitezza e l'umiltà di cuore da dare il Suo Figlio Unigenito come esempio per portare pace e ristoro nella vita di chi crederà in Lui perchè le Sue dolci parole sono come un leggero peso da portare con gioia, la gioia che viene da Dio.
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| Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
Gesù dice ai suoi discepoli che quando entreranno in una città se li accoglieranno bene dovranno mangiare ciò che verrà loro offerto e di guarire i malati che si trovano e dire loro che il Regno di Dio è vicino, mentre se non saranno accolti dovranno uscire dalle piazze e di scuotere la polvere di chi non li ha accolti dai piedi e di avvertirli che anche per loro il Regno di Dio è vicino. La città di Sodoma non fu mai avvertita da Dio di comportarsi come Dio voleva, mentre le città che non accoglieranno gli inviati del Figlio di Dio saranno avvertite e per questo Sòdoma sarà trattata meno duramente di quelle città, perchè non hanno riconosciuto nei discepoli di Gesù, il Regno di Dio che è già in mezzo a loro.
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568 replies since 28/8/2018
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